lunedì 21 novembre 2011

la RHAPSODY del secolo è BOHEMIAN


Scritta da Freddy Mercury per l'album A Night at the Opera, è forse la canzone più famosa dei Queen. Forte del suo stile opera-rock, questa traccia riposa su una struttura alquanto inusuale per un titolo di musica rockettara: è infatti suddivisa in sei parti ben distinte, è sprovvista di ritornello e in più si avvale di arrangiamenti a cappella alternati ad arrangiamenti in puro hard rock sound.
Ma nonostante la singolarità del suo formato il 45 giri diventa immediatamente un fenomenale successo commerciale. Un brano che sfiora i 6 minuti e che secondo gli esperti del mestiere non potrà mai incontrare il favore del pubblico, ma dopotutto sbagliare è umano e i riconoscimenti ottenuti nel corso degli anni sono innumerevoli.
Bohemian Rhapsody inizia con un si bemolle maggiore e subito la voce narrante si interroga sulla differenza tra "il reale" e "l'immaginario" concludendo che "nessuno può scappare dalla realtà"; l'atmosfera onirica è qui rafforzata dalle parole dello stesso Mercury, le cui corde vocali creano un seducente duetto con il pianoforte a coda appena introdotto. Dopo 2 minuti scarsi di ballata l'assolo chitarristico di Brian May traghetta l'ascoltatore verso la terza parte della canzone, quella che in maniera magistrale evoca una vera e propria opera lirica: una rapida serie di cambiamenti ritmici ed armonici che contribuiscono ad enfatizzare la discesa negli inferi a cui andrà incontro il narratore, creando un'atmosfera dai toni un po' lugubri che trova il gran finale nell'ultima nota in falsetto di Roger Taylor. Ecco che tutto è pronto per tendere l'orecchio e dal giradischi arrivano i spiazzanti 45 secondi della sezione hard rock, conclusa la quale Mercury si esibisce con una scala diatonica rabbrividente per poi tornare alle tonalità dell'introduzione, e voilà, il cerchio è chiuso.
Dei generi completamente diversi miscelati con grande maestria insomma, ma che maestria! Questa rapsodia boema è un veritabile trip musicale che racconta una storia malinconica come tante, capace di accompagnare l'ascoltatore nei meandri più reconditi di un coloratissimo mondo onirico. Quando questa canzone parte veniamo immediatamente presi per mano dalla band, che ci guida in un melodioso sogno nota dopo nota, così anche se ci dovessimo perdere beh, riusciremmo comunque a trovare la strada di casa.

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