lunedì 4 aprile 2011

LA MODA DEL MOMENTO

Se qualche mese fa ad impazzare era Wikileaks, altri segreti stanno ora per essere svelati da un nuovo sito internet che fa già tremare il mondo intero: Porn Wikileaks. Un giornalista "porno" arrabbiato con la suddetta industria cinematografica ha infatti pensato bene di diventare il Juliane Assange della situazione, rendendo noti nomi, indirizzi, documenti e perfino fotografie di case tratte da Google Maps. A quanto pare svelare "scabrose" notizie è in tutto e per tutto la moda del momento, su questo non ci piove, anche se in questo caso si tratta più che altro di gossip malriuscito generato per infangare gente REA di nascondere un passato lussureggiante.
Le personalità investite hanno già raggiunto quota 23.000, e la fonte di queste succulente notizie sarebbe il database dell'Adult Industry Medical Healthcare Foundation di Los Angeles, attiva fin dal 1998, nata a fin di bene come centro per test anti-aids e anti-malattie veneree dei lavoratori di un’industria che non impone l’uso del preservativo, se non nei film diretti specificamente al mercato gay. Il sito è stato registrato in Olanda già da alcune settimane, ma soltanto di recente è stata svelata la sua esistenza dal blogger Mike South.
Se per Jenna Jameson, Seymore Butts o Briana Banks ciò non rappresenta un problema in quanto non esiste un confine tra la loro vita privata e quella pubblica, per i circa 1.500 attori che hanno partecipato a pellicole hard in maniera anonima la rottura di questo argine può essere devastante. Già due insegnanti sarebbero stati licenziati proprio perché i loro nomi sono apparsi in questa lista, e gli scandali non accennano a fermarsi, dato che in molti hanno per anni tenuto nascosta la loro reale fonte di guadagno, abbandonando poi definitivamente questa professione per dedicarsi ad una vita che può tranquillamente essere raccontata.
Tanto chiasso dunque, che sta bruscamente minando intere famiglie "colpevoli" di avere un ex porno attore tra le loro fila. L'ideatore del sito ha annunciato che lo scopo sarebbe cacciare i gay da quest'industria poiché a suo avviso la stanno letteralmente rovinando, visto che si deve alla loro presenza l'obbligo del preservativo imposto dal Governo. Un'aspra battaglia dai sapori discriminatori quindi. Sicuramente non sono in grado di dire se questo sia il vero motivo o meno, ma una cosa è certa: per allontanare alcune persone ne sono state colpite molte altre, e non è vero che il fine giustifica i mezzi, come generalmente si suol dire. E in questo caso nessun mezzo sarebbe comunque giustificato essendo il fine per me illogico e inammissibile.


1 commento:

  1. è come il grande fratello, e niente è piu al sicuro, e sempre più informazioni private vengono date in pasto ai leoni

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