venerdì 8 maggio 2009

REPUBBLICA.IT: PERCHE' LEGGERLA


Gli elementi da considerare per stabilire quale sia il quotidiano online più letto sono sicuramente gli utenti giornalieri mensili, il numero di pagine visitate e il tempo di permanenza. Uno dei quotidiani più seguiti è sicuramente Repubblica.it, principalmente per abitudine ma anche per la scelta dei contenuti e per il suo rapido aggiornamento.
Apro il sito alle 16.08 e l'ultimo aggiornamento risale alle 15.59, ma il prossimo è alle porte: alle 16.14 abbiamo un cambio di immagine e lo spostamento di un paio di notizie; dunque ben 15 minuti tra una versione e l'altra, pochi per chi non è del mestiere, ma troppi per una testata online di questo calibro, giustificati però dal fatto che la giornata di oggi possa essere classificata come tranquilla.
I bisogni del lettore sono presi in considerazione innanzitutto per la chiarezza dell'homepage, poi per la scomparsa di buona parte della pubblicità -e quella che c'è non è totalmente denunciata come tale- passa in un qualche modo in sordina: abbiamo dunque un rispetto per il navigatore che non si trova sommerso da messaggi pubblicitari con la conseguenza di essere impossibilitato a leggere. Nonostante la prima pagina sia molto lunga, oserei dire in maniera quasi eccessiva, l'impatto visivo non è comunque straniante, e il bianco scelto per lo sfondo aiuta l'occhio ad orientarsi.
Un grande vantaggio del web da non sottovalutare rimane comunque l'opportunità di pubblicare più foto (a colori!) senza dover scegliere quale sia la più incisiva tra quelle disponibili, e spesso una galleria fotografica racconta più di tante parole, è più incisiva e trasmette una valanga di emozioni che avvolge il visitatore del momento.





3 commenti:

  1. Evvai! Qui si aggiorna alla grande! Veramente una studentessa modello!

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  2. "Apro il sito alle 16.08 e l'ultimo aggiornamento risale alle 15.59, ma il prossimo è alle porte: alle 16.14 abbiamo un cambio di immagine e lo spostamento di un paio di notizie; dunque ben 15 minuti tra una versione e l'altra, pochi per chi non è del mestiere, ma troppi per una testata online di questo calibro, giustificati però dal fatto che la giornata di oggi possa essere classificata come tranquilla."

    E' di questa tranquillità apparente che mi preoccupo; possiamo sul serio valutare la giornata di oggi come tranquilla e spogliata da ogni evento notiziabile?
    Giriamo sempre intorno allo stesso punto: ciò che non interessa all'utente medio è da considerarsi come superfluo? Posso accantonare quello che succede dall'altra parte del mondo perché gran parte dei giornalisti che lavorano in redazione si prendono la giornata libera?

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  3. Il fatto che la giornata possa considerarsi tranquilla non significa che lo sia, ma che sia povera di notizie per noi interessanti (per noi intendo l'Italia), perché le tragedie che si stanno consumando sono dall'altra parte del globo. Forse mi sono spiegata male dando questo passaggio per scontato!

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